TEATRO PER LA SCUOLA
Stagione teatrale per la scuola 2019 - 2020
al Centro Culturale Polivalente a Marano s.P. (MO)
PROGRAMMA
(tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 10.00)
ILARIA GELMI / TEATRO EVENTO
Pollicino

testo e regia: Ilaria Gelmi
con: Ilaria Gelmi
in scena: attrice
età consigliata: dai 4 ai 7 anni
E' la fiaba popolare che racconta della povertà e dell’abbandono. Pollicino è il figlio più piccolo di una famiglia di sette fratelli. Abbandonati nel bosco dai genitori, sarà l’unico a non disperare e, attraverso il coraggio e l'ingegno, riuscirà a portare in salvo sé e i fratelli e a farsi stimare dal primogenito. Il racconto affronta il rapporto tra il primogenito e l'ultimo nato, inizialmente fatto di continui litigi e dispetti e che in seguito, grazie alle peripezie che si troveranno ad affrontare, subirà un profondo cambiamento. L’attrice in scena utilizza l’arte della narrazione dando voce e corpo ad ogni personaggio, creando luoghi ed atmosfere. Il nome del protagonista è la denominazione di una parte del corpo, per questo viene usata esclusivamente la fisicità per raccontare. Prendono spazio i sogni di Pollicino che lo accompagnano in quelle notti a pancia vuota e saranno anche premonitori di un possibile futuro che, ascoltandoli, Pollicino riuscirà a cambiare in modo favorevole. I bambini vengono rapiti dal racconto, catapultati nella storia e rimangono col fiato sospeso da quando appare l'Orco fino a quando Pollicino e i fratelli riescono a scappare nel bel mezzo della notte.
TEATRO EVENTO
La mela rossa di Biancaneve

testo: Cristina Bartolini
regia: Sergio Galassi
con: Cristina Bartolini e Massimo Madrigali
pupazzi e figure: Vittorio Zanella
in scena: attori e figure animate
età consigliata: dai 3 agli 8 anni
Ciclamina e Ciabattò raccontano storie famose e meno famose e lo fanno come sanno, come possono, come riescono. In due valigie hanno tutto ciò che occorre: piccoli oggetti, poveri pupazzi usurati dal tempo, vecchi costumi scuciti e rattoppati, persino qualche teatrino smontabile; insomma, cose sufficienti per almeno dieci spettacoli diversi! E oggi, quella che Ciclamina e Ciabattò racconteranno è addirittura la storia di Biancaneve, un successo che non tramonta mai: lo specchio fatato, la regina cattiva, il buon cacciatore, i sette nani, la mela rossa… No, un momento… la mela non c’è, è sparita… Sparita la mela?! Sì!... Quella bella mela rossa, mica verde o gialla, avvelenata, per giunta?! Sì, la mela rossa di Biancaneve: è sparita!
E COME SI FA A RACCONTARE LA STORIA DI BIANCANEVE SENZA LA MELA ROSSA?!?
Si fa, ma non sarà facile; però forse sarà meglio non fare niente, inventarsi, che so, che Ciclamina ha preso freddo e ha perso la voce, o che Ciabattò ha sbattuto la testa contro un palo e non ricorda più niente, nemmeno il proprio nome; quindi si chiede scusa al gentile pubblico, si restituiscono i soldi del biglietto e…Però che vergogna, mai dette due bugie così grosse… a dei bambini, poi! Meglio dire la verità, cioè vergogna doppia! No, non si può! E allora? E allora…
SI FA!
Senza la mela rossa? Ma i bambini mica sanno che non c’è la mela! Ah beh allora! Se i bambini mica sanno che non c’è la mela, anche Ciclamina e Ciabattò possono far finta di non sapere che non c’è la mela! Cioè, un’altra bugia? Ma che bugia e bugia, è teatro! A teatro, si può! A teatro quello che manca può diventare una possibilità in più! E magari… ci si diverte anche un sacco…
SIPARIO!
TOMMASINI-LAVIANO / TEATRO EVENTO
La sirenetta
una fiaba per voce e percussioni

liberamente ispirata all'omonima fiaba di Hans Christian Andersen
progetto, adattamento scenico e narrazione: Alessandra Tomassini
drammaturgia sonora eseguita dal vivo: Alfredo Laviano
disegno luci: Vincenzo De Angelis
scenotecnica: Gioacchino Gramolini
progetto vincitore del Bando Nazionale URA Residenze Arte Centro Teatrale Umbro – MiBACT
in scena: attrice e musicista
età consigliata: dai 7 agli 11 anni
“In alto mare l’acqua è azzurra
come i petali del più bel fiordaliso
e limpida come il cristallo più puro…”
Inizia così una delle fiabe più conosciute e amate di Hans Christian Andersen, la cui protagonista è una piccola sirena alle prese con il suo mondo interiore e il desiderio di conoscere quello umano al quale vorrebbe tanto appartenere. Lo struggimento aumenta quando allo scoccare del suo quindicesimo compleanno le viene dato il permesso di salire in superfice qui incontrerà un giovane principe a cui salverà la vita durante una tempesta e del quale si innamorerà, determinando così il suo inesorabile destino. La Sirenetta, oltre ad esprimere l’immagine della sirena romantica nella quale convivono simboli e archetipi di culture diverse, è una fiaba che parla del difficile processo e del sacrificio che il cambiamento interiore comporta: il passaggio dall’età infantile all’età adulta prevede il disagio dell’incompletezza, del non essere né carne né pesce, dentro il quale la protagonista è immersa costantemente. Ma la Sirenetta è anche una fiaba d’iniziazione che prevede la rinuncia di alcune parti di sé per poter rinascere a nuova vita: l’abbandono dei legami di sangue permette di accedere al mondo di sopra e a quei legami di cuore ai quali l’animo umano ambisce sempre perché portatori di valore e ricchezza nell’esistenza di ciascun individuo.
TEATRO EVENTO
Rosso malpelo

liberamente ispirato all'opera di Giovanni Verga
testo: Cristina Bartolini
regia: Sergio Galassi
scene, oggetti e costumi: Vittorio Marangoni
con: Cristina Bartolini
in scena: attrice
età consigliata: dai 9 ai 14 anni
Modello esemplare del verismo verghiano, Rosso Malpelo narra, alla maniera del racconto popolare, di un "ragazzaccio" dai capelli rossi, brutto, sporco e cattivo secondo il pregiudizio dei più, che lavora in una cava di sabbia della Sicilia, un povero infelice, precocemente indurito – fino ad apparire cinico e spietato – dai rigori della vita e dall'atrocità della sua condizione di ragazzo sfruttato. In realtà, Rosso nasconde dentro di sé una sua umanità e un suo bisogno di amore che riversa nel rapporto, in apparenza violento e duro, con Ranocchio, un altro infelice adolescente come lui ma di lui ancora più debole e in quello, tutto intimo e silenzioso, con il padre, morto in un incidente sul lavoro nella cava, nella quale anche Malpelo alla fine scomparirà, senza lasciare alcuna traccia di sé. La novella vuol dimostrare che tutto, in questo mondo, sia nella società umana, divisa tra sfruttati e sfruttatori, sia nella natura che la circonda, obbedisce alla legge economica della lotta per la sopravvivenza, del rapporto squilibrato tra forti e deboli. Qui c'è molto di più di un povero ragazzo che lavora in miniera: Rosso e il suo sacrificio assumono ampi valori simbolici, fino a toccare l'eroismo di una coscienza capace di guardare veramente in faccia la realtà e di dire come stanno veramente le cose aldilà delle ipocrisie e delle mistificazioni ideologiche. Così Rosso anticipa e ci ricorda i milioni di bambini ebrei dalla gialla stella di David (ancora un colore che marchia!), o zingari, o "diversi", scomparsi, disciolti nel fumo dei camini dei campi di concentramento. Così Rosso si accomuna con quel "nero" ragazzino sudafricano malato di AIDS che, dopo aver denunciato al mondo indifferente lo strazio incolpevole delle proprie differenze, affronta con coraggio il suo ineluttabile destino scomparendo, con una dignità per noi quasi incomprensibile, nel ventre nero di un continente "maledetto"... La rappresentazione insiste su una linea avviata da Teatro Evento con lo spettacolo "Il re morto di fame", dettata da un linguaggio ricco di possibilità espressive: centralità dell'attore e della sua sensibilità interpretativa, scenografia di semplici oggetti reinventati e straniati da pertinenti associazioni o contrasti, trama musicale mai a commento, bensì innervata nello sviluppo autentico della vicenda e, infine, un'architettura di luci fantasiosa e complessa, vera mappa spaziale, plastica ed emozionale di una scelta drammaturgica la quale reputa che là dove non esista una qualche utilità non possano esistere né il bello né l'artistico.
ASS. QB Quantobasta / TEATRO EVENTO
Volumi

ideazione: Alice Ruggero
con: Alice e Tommy Ruggero
cura del suono: Tommy Ruggero
musiche originali composte ed eseguite alla kora: Dialy Mady Sissoko
regia e collaborazione alla drammaturgia: Mila Vanzini
realizzazione struttura scenica: Fabio Galanti
in scena: danzatrice e musica dal vivo
età consigliata: dai 3 ai 6 anni
Volumi è uno spettacolo che invita bambini e adulti a posare lo sguardo su un gioco semplice e a prendere parte a un piccolo viaggio poetico fra i luoghi dell’immaginario dove si desidera tornare. Una danzatrice e un musicista abitano, insieme a tanti libri, lo spazio scenico e scoprono, poco a poco, possibilità di movimento e di suono per comunicare tra loro, con gli oggetti e con il pubblico. Condividendo uno spazio e un tempo di attenzione, giocando con ritmi e melodie, ascoltando le voci nascoste tra le pagine, lo spettacolo suggerisce un modo nuovo per muoversi e giocare con le tante storie che i libri raccontano.