TEATRO PER LA SCUOLA


Stagione teatrale per la scuola 2022 - 2023
al Teatro ORIONE a Bologna



PROGRAMMA novembre/dicembre 2022
gli spettacoli del 2023 saranno fissati prossimamente


mercoledì 16 novembre - inizio ore 10.00
LUCILLA VOLA E BRILLA


di e con: Lara Quaglia
luci, musiche e sguardo esterno: Mirko Artuso
gonna luminosa: Simona Randazzo
tipologia: teatro d'attore, clown
età consigliata: dai 3 agli 8 anni

Una lucciola si è persa. Forse abbagliata dalle troppe luci della città, forse stordita da smog e pesticidi, forse perché è un po’ pasticciona, corre e scappa e finisce in un luogo sconosciuto. Sola. Senza le sue sorelle. Non sa cosa fare, dove andare… Finchè degli gnomi, dei folletti, che dicono di chiamarsi “bambini” la aiuteranno a ritrovare la strada di casa, solo dopo che lei, con i suoi racconti, i suoi giochi, i suoi buffi balletti e qualche pasticcio, avrà mostrato loro le meraviglie della notte. Storie di lucciole e lanterne, di magici voli e fantastiche illusioni, tra paura del buio e magia della luce, coraggio di volare e paura di cadere, realtà e fantasia, in compagnia della lucciola Lucilla e le sue incredibili avventure.



mercoledì 23 novembre - inizio ore 10.00
LEGGERE? MA PER PIACERE!
COME UN ROMANZO DA CALVINO A PENNAC


di e con: Giorgio Scaramuzzino
tipologia: teatro d'attore
età consigliata: dagli 11 ai 14 anni

Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi leggere? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccontare ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla lettura o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dovere o – forse- un amore. C’è chi ama annusare le pagine di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi, quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti pregiudizi, quante ragioni il nonlettore! La conferenza/spettacolo che si propone è soprattutto un percorso teatrale nato a contatto diretto con i giovani lettori in modo particolare in relazione ad una lunga esperienza di promozione alla lettura seguita nelle Biblioteche modenesi. Attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione degli spettatori ci vuole ricordare che … “Il piacere di leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si può ritrovare facilmente.”



mercoledì 30 novembre - inizio ore 10.00
YAKOUBA E IL LEONE


di e con: Silvia Scotti
maschere e oggetti di scena: Angela Pezzi
sedia: Donatello Galloni
costumi: Loretta Ingannato, Angela Pezzi
tipologia: teatro d'attore e figure animate
età consigliata: dai 5 ai 10 anni

“Non saranno né la lancia né i sassi a renderti più forte del leone, sarà il tuo coraggio a fare la differenza”

YAKOUBA E IL LEONE è una una storia di iniziazione che trae i suoi riferimenti dalla cultura Masai e si allarga nello sforzodi raccontare le difficoltà e gli ostacoli che si incontrano nel percorso per diventare grandi. “Esprimi il tuo desiderio perché dove c’è sogno c’è sempre realtà”, questa è la frase che tutt’ora viene consegnata ai giovani nei villaggi, nel centro dell’Africa, prima di essere ammessi alla vita adulta. Il protagonista, come tanti altri coetanei desidera diventare guerriero e per raggiungere il suo desiderio “si mette in cammino”.

È un giorno importante al villaggio, intorno ai ragazzi, seduti immobili, incalzano i preparativi per una grande festa. I ragazzi sono in attesa, ognuno di loro desidera diventare guerriero valoroso e rispettato. Aspettano che il “clan degli anziani” affidi loro una prova e solo chi riuscirà a superarla diventerà guerriero. Inizia per il protagonista un viaggio solitario nella foresta: scopre i rumori della notte, l’inquietudine del buio, la ferocia degli animali; deve cercare un leone e lottare con lui per dimostrare a tutti il suo coraggio, ma il leone che incontra è già ferito. Può ucciderlo e diventare un guerriero agli occhi dei compagni, o accettare il patto di alleanza che il leone gli propone. Questa storia ha molti ingredienti in comune con le fiabe tradizionali: la dimensione del rito; l’eroe (il protagonista) che vuole acquisire un ruolo utile per la sua comunità; la figura del mentore (il nonno), che fra gli anziani del villaggio accompagna il protagonista; le prove da superare; l’incontro con l”altro”; l’antagonista (il leone); il confronto con la paura che fa scoprire risorse e capacità e il tema della scelta individuale. Di questi ingredienti non sono rimaste molte tracce nei percorsi di crescita dei ragazzi di oggi. Proprio per questo motivo lo spettacolo può incantare e colpire un giovane pubblico fatto di bambini e bambine che desiderano “diventare grandi”, non sanno come fare e acquisiscono sempre più in ritardo rispetto al passato autonomie e responsabilità, perché manipolati dai media o immersi in dinamiche complesse con gli adulti di riferimento. I giovani spettatori possono immedesimarsi nella sfida del protagonista: compiere una scelta, rinunciare al proprio desiderio e affrontarne le conseguenze. Si diventa guerrieri uccidendo senza fatica un leone già ferito?
Qual’è l’azione che davvero dimostra coraggio? Il protagonista mette a rischio il proprio desiderio, sicuro che “dove c’è sogno ci sia sempre realtà”.

L’attrice in scena narra la storia divertendosi a “mostrare” differenti personaggi. L’utilizzo essenziale della parola lascia spazio all’azione e alle immagini che vengono create. La maschera permette di dare corpo e voce alla presenza degli animali. Lo stile essenziale della scena lascia al pubblico la possibilità di entrare nel racconto e immaginarne i particolari.



mercoledì 7 dicembre - inizio ore 10.00
LA BIANCA, LA BLU E LA ROSSA


di e con: Alice Bossi
regia: Monica Mattioli
disegno sonoro: Claudio Giussani
luci: Alessandro Palumbi
costumi: Barbara Livecchi
scene: Luca Fontana
tipologia: teatro d'attore, clown
età consigliata: dai 3 ai 10 anni

E se un giorno arrivasse nella vostra città qualcuno proveniente da un altro paese? E se questo qualcuno fosse molto diverso da voi e venisse ad abitare proprio nell’appartamento vicino al vostro? Questa è la storia di una città dove tutto è blu. Blu, un monocolore che non è solo esteriore ma che si estende anche all’animo. Qui abita la Blu che, come tutti gli abitanti, vive secondo regole precise, in silenzio, in modo schematico e totalmente pianificato. Ogni giorno è uguale a quello prima e uguale a quello dopo. Ognuno vive per sé. Una mattina apparentemente uguale a tutte le altre mattine arriva in città la Rossa che giocando e divertendosi sconvolge totalmente l’ordine della città. Nessuno aveva mai visto quel colore e soprattutto nessuno dei blu aveva mai avuto il tempo di giocare né di divertirsi. La città entra nel panico e le forze dell’ordine cercano di isolare e imprigionare la Rossa. Per fortuna non c’è nessuna legge che impedisca ad un abitante di essere rosso, sia esteriormente che interiormente. La presenza della Rossa si rivelerà un tesoro per la Blu che scoprirà la forza della libera espressione, della creatività, della capacità di uscire dagli schemi, il coraggio di sperimentare e di aprirsi al diverso scoprendo nuove possibilità.

Una scatola magica, tre clownesse in un'unica attrice e una storia. Gag divertenti, movimenti scenici e l’illusione del mimo creano una magia surreale. Come se stessimo ascoltando una fiaba su un vecchio disco la storia prende vita attraverso un linguaggio sonoro e visivo ispirato alle fiabe sonore e al linguaggio comico, repentino e surreale dei cartoon. Un’attrice attraverso il linguaggio del corpo, del mimo e del clown interpreta tre clownesse, molto diverse tra loro, che agiscono su un tappeto sonoro di parole, musica, suoni e rumori quotidiani. La Bianca è la clownessa neutra che ha il compito di colorarsi e trasformarsi dando corpo alle due protagoniste della storia: la Blu e la Rossa. Due personaggi opposti nei ritmi, nello stile e nell’approccio alla vita. Dalla scatola esce letteralmente tutta la storia. Una scatola che apparentemente è normale ma che, con le tre clownesse, diventa magica. Non appena la Bianca ci entra, sembra che al suo interno ci siano botole profondissime, ascensori impazziti, funi alla quale aggrapparsi, tapis roulant, molle e rotaie. La scatola si apre, si gira, si trasforma nella casa della Blu e della Rossa, diventa il condominio dei blu e anche, ahimè, una prigione per la Rossa.

Con questo spettacolo vogliamo parlare ai più piccoli dell’incontro con qualcuno che è diverso da noi. Forse guardando bene, questo qualcuno non è così diverso. Forse di diverso ha solo il colore della pelle o lo stile di vita. Forse da questo qualcuno possiamo anche imparare qualcosa e rompere i nostri schemi fissi che ripetiamo senza neanche più sapere perché. Il diverso ci fa paura perché rappresenta qualcosa o qualcuno che non conosciamo. Solo attraverso l’incontro possiamo abbracciare nuove scoperte, arricchirci, arricchire e crescere insieme.



mercoledì 14 dicembre - inizio ore 10.00
LA BELLA E IL BESTIOLINO


di e con: Gaia Davolio/Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti
tipologia: teatro d'attore
età consigliata: dai 4 ai 10 anni

Lui è brutto e questo lo ha reso timido. Ha scelto di non aprirsi al mondo per paura di esserne ferito. Vive salvando insetti, quelli che nessuno vuole in casa, che tutti vogliono schiacciare. Li salva e li porta in un posto sicuro. Lo considera un lavoro a sua immagine. Lei invece... beh... Lei è bella e solare, sorride al mondo ed il mondo le sorride. Lui e Lei sono vicini di casa. Lui l’ammira, ma Lei non sa nemmeno che esiste. Non lo sa perché Lui si nasconde sempre. Ha paura di essere rifiutato. Si sente brutto, mentre Lei è troppo bella, troppo buona, troppo... è troppo per Lui e basta. Si limita ad ascoltarla, seguirla, sognarla, stando però ben attento a non farsi mai vedere. Giorno dopo giorno, ammiratore anonimo, invisibile. Ha sempre fatto in modo di non incrociarla mai, neanche per sbaglio. Poi un giorno l’imprevisto: un attimo di distrazione, uno starnuto, due sguardi che si incrociano e tutto cambia.

“Un taglio cinematografico e denotativo che riesce appieno nell'intento che si prefigge: raccontare una storia e trarne un insegnamento, proprio come le fiabe più belle.”
(Giulio Bellotto, www.eolo.it)



martedì 20 dicembre - inizio ore 10.00
LA PASTORA


di e con: Ilaria Gelmi
tipologia: teatro d'attore
età consigliata: dai 3 ai 10 anni

E' la storia della nascita di Gesù raccontata attraverso gli occhi di una pastora, rappresentata come un quarto re magio, un re magio dei poveri che, vedendo Gesù al freddo senza niente, torna a casa a prendere quello che ha: un sacco di lana. Per un attimo si vergogna di porgere il suo dono di fianco a quello dei re magi, ma con l’oro e con l’incenso non ci si scalda. Così torna alla stalla giusto in tempo prima che Giuseppe, Maria e Gesù ripartano. Saranno i bambini ad aiutarla a far arrivare la lana a Gesù. E’ una storia che parla di solidarietà, quella semplice, diretta e umana senza alcun secondo fine. La Pastora dà vita ai vari personaggi utilizzando la lana che diventa Gesù bambino, la barba del Re Magio, la stella cometa e tante altre presenze ed oggetti.