TEATRO PER LA SCUOLA


Stagione teatrale per la scuola 2023/2024



LABORATORI





Per scuole dell’infanzia

L'ALBERO VANITOSO
narrazione+laboratorio interattivo

Per il Progetto “A come albero” della Provincia di Parma, Ilaria Gelmi ha realizzato questa proposta di spettacolo e laboratorio. L'attrice racconta la storia animando oggetti e suonando un organetto. La storia parte da un seme per raccontare la storia di un albero e della sua trasformazione. Alla fine del racconto dal seme alla fioritura, i bambini ripercorreranno il percorso della vita di un albero, come metafora del percorso della propria vita. Attraverso il gioco teatrale saranno i protagonisti di profonde e semplici improvvisazioni. Fin dall'inizio la proposta è stata pensata a scuola e per una sola classe, adesso la riproponiamo nel rispetto di tutte le norme anti-covid, con una durata totale di circa 80/90 minuti.

Per scuole primarie

L'ALBERO VANITOSO
narrazione+laboratorio interattivo

Per il Progetto “A come albero” della Provincia di Parma, Ilaria Gelmi ha realizzato questa proposta di spettacolo e laboratorio. L'attrice racconta la storia animando oggetti e suonando un organetto. La storia parte da un seme per raccontare la storia di un albero e della sua trasformazione. Alla fine del racconto dal seme alla fioritura, i bambini ripercorreranno il percorso della vita di un albero, come metafora del percorso della propria vita. Attraverso il gioco teatrale saranno i protagonisti di profonde e semplici improvvisazioni. Fin dall'inizio la proposta è stata pensata a scuola e per una sola classe, adesso la riproponiamo nel rispetto di tutte le norme anti-covid, con una durata totale di circa 80/90 minuti.



LE STAGIONI DEL CUORE
narrazione+laboratorio interattivo

Una strana viaggiatrice aspetta l'arrivo dei bambini. Non si sa da dove venga, né dove stia andando. Ha con sé un vecchio baule e un quaderno nel quale annota le variazioni climatiche e il passaggio delle stagioni: il magico silenzio della neve d'inverno, la luna che d'estate s'appoggia sui tetti, le rondini a primavera, le gialle foglie e i funghi in autunno. La valigia si apre e un micro mondo si anima a raccontare di come, ascoltando le storie, si possano conoscere i segreti della natura, guarire dalla malinconia, superare le paure, scoprire i propri desideri, praticare il coraggio, far nascere amori e amicizie che resistono alle difficoltà della vita, al cambio delle stagioni e allo scorrere del tempo. Un incontro poetico con il mondo che ci circonda e il suo naturale divenire, i suoi segreti e la bellezza racchiusa in ogni cosa. Un’occasione per riflettere sul valore delle storie, l’importanza di raccontarle e di custodirle per non dimenticarle.
Al termine dello spettacolo l’attrice, Alessandra Tomassini, propone ai bambini un laboratorio di scrittura e disegno, durante il quale ripercorrere i temi trattati nella narrazione, per scoprire insieme come hanno risuonato nell’animo di ciascuno, quali domande, pensieri e immagini hanno suscitato, quali emozioni o desiderio di raccontarsi.
Numero incontri: 1 per ogni classe
Durata incontro: 120 minuti
Occorrente per i bambini: quaderno, penna, gomma, matita e colori



DALLA PAURA AL DESIDERIO
narrazione+laboratorio interattivo

Ilaria Gelmi ha realizzato questa proposta di spettacolo e laboratorio, intendendo affrontare con i bambini il tema delle paure attraverso vari giochi ed esperienze.
Il percorso inizia con la visione a scuola dello spettacolo “Vassilissa e la Baba Jaga” Il tema centrale del percorso è la crescita, intesa come ricerca della propria vocazione e dei propri desideri attraverso l’incontro con le paure. Utilizzando vari giochi ed esperienze i bambini, singolarmente e in gruppo, le potranno individuare.
Insieme ai bambini si andrà a scoprire che le paure vengono da lontano, che anche i genitori da piccoli avevano paura e che alle paure è importante dare un nome o un colore per decidere se giocarci insieme o mandarle via.
Numero incontri: 8 per ogni classe
Durata incontro: 120 minuti



A TAVOLA CON GUSTO!
laboratorio interattivo

Il momento del pasto è molto importante e spesso viene consumato in fretta, senza il tempo necessario per poterlo assaporare completamente. Nelle case, sovente con la televisione accesa, si è meno attenti a quello che si sta mangiando, al profumo che emana ciò che abbiamo nel piatto, perché parole e immagini della tv ci distraggono. Si sta perdendo la ritualità di quel momento, la calma nel gustarsi la pietanza, osservarne i colori. La Scuola è uno spazio di sperimentazione, di crescita, confronto, ritengo che sia un giusto luogo dove poter sperimentare e riappropriarsi di quel tempo in modo teatrale, scoprendo nuove parti di sé e chissà, poter poi “influenzare” i convivi familiari. Ilaria Gelmi ha realizzato questa proposta che vuole essere un'opportunità per approfondire l'importanza dei vari alimenti utilizzando la ritualità del teatro, la presenza, lo stare nel qui ed ora. Il percorso è composto da un momento di lavoro sul ritmo, lo spazio, lo sguardo, improvvisazioni fisiche, improvvisazioni sui cibi, piatti preferiti, e un momento di convivio in maniera teatrale, all’interno della classe. Attraverso il gioco teatrale creeremo un pranzo di gala (dove si parla a voce bassa, lentamente, con espressioni molto educate e con modi eleganti) e un pranzo al buio, bendati, dove l'olfatto e il gusto vengono accentuati. Queste sono le proposte di pranzi ma ascoltemo anche quelle dei bambini lasciando aperte le possibilità.
Numero incontri: 8 per ogni classe
Durata incontro: 120 minuti



GRIS GRIS
laboratorio di amuleti e trasformazioni

Un gris-gris (o gri-gri o grigrì) è un amuleto il cui scopo è quello di proteggere chi lo possiede dalla sfortuna o di attirare su di lui la buona sorte.
Possono essere utilizzati a tale scopo gli oggetti più svariati, tuttavia una forma molto popolare di gris-gris sono i cosiddetti "sachets", ovvero piccoli sacchettini di stoffa da portare sulla persona (in tasca o in borsa) all'interno dei quali sono stati posti, a seconda dello scopo per il quale il gris-gris è stato fabbricato, una serie di elementi: erbe, olii, pietre e così via.
I guerrieri creano amuleti pensando alla loro attività principale, la caccia, agli animali che incontrano e alle capacità che questi animali sanno donargli...
e i bambini che oggi vanno a scuola che capacità hanno, che talenti vorrebbero e che gris gris possono creare?
Il laboratorio ideato e condotto da Silvia Scotti ha l’obiettivo di definire e condividere fra i bambini le abilità presenti nel gruppo classe, immaginare qualità fantastiche che, stando nel gioco del teatro i bambini possono raccontare e/o esprimere col corpo.
Il sacchettino, fatto di stoffa o di carta sarà riempito di oggetti, disegni, parole, le qualità degli amuleti saranno trasformate anche in azioni, consapevoli che il corpo può raccontare o tradurre ogni intenzione.
Lo scambio: i gris gris sono costruiti per gli altri, ogni bambino regala il proprio a un compagno perché sa che quelle proprietà potrebbero essergli utili.
Numero incontri: 1 per ogni classe
Durata incontro: 120 minuti



RICORDI D'INFANZIA
laboratorio interattivo

Il laboratorio, ideato e condotto da Massimo Bertoni, si svolge con un percorso di base molto pratico che si snoda attraverso giochi, esercizi individuali e di gruppo ed improvvisazioni, per favorire la conoscenza di sé, l’acquisizione di tecniche espressive specifiche e la creazione di un rapporto di fiducia nel gruppo. Si consolida infine il lavoro del gruppo/classe che dovrebbe arrivare ad una “registrazione audio” finale dopo un lavoro di scrittura basato sui ricordi d’infanzia personali.
Temi affrontati durante gli incontri:
la respirazione • l’articolazione • dare corpo alla voce • la lettura animata • il raccontare storie • la capacità di ascolto e osservazione • l’uso delle ‘memorie’ • montare e smontare un testo • il mio testo
Numero incontri: 6 per ogni classe
Durata incontro: 90 minuti



dalle classi terze in poi
TUTTO IN UNA SCATOLA
l’arte d’inventar le storie

Cosa hanno in comune un gomitolo, la lampadina, un tubo, la sciarpa, una chiave, lo scolapasta e parole come ombra, vivere, ieri, dentro, insetti, germogliare? Forse niente o forse tutto. Dipende da come si sceglie di usarle, combinarle, assegnando loro ruoli e azioni. Partendo da oggetti di uso quotidiano e da parole scelte, o inventate sul momento, ci avventureremo nell’arte di creare storie attraverso un percorso di esplorazione che intende porre l’attenzione sugli oggetti e la loro funzione immaginifica. Una piccola impresa collettiva per giocare ad inventare una o più storie da narrare, e da riporre in una scatola alla fine del viaggio.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, durante gli incontri i bambini faranno esperienza di come si può costruire un racconto animato, del potere evocativo che hanno gli oggetti e le parole se utilizzati secondo il linguaggio del teatro, della cura necessaria sia per il “come si racconta” che del luogo “dove raccontare” la storia per farne dono a chi vorrà ascoltarla.
Numero incontri: 8 per ogni classe + 1 incontro di restituzione (facoltativo)
Durata incontro: 120 minuti



dalle classi terze in poi
SOMARI
Il tempo passato a sognare non è mai tempo perso

Una serie di ritratti di uomini e donne che hanno lasciato un segno nella storia, nella letteratura, nelle arti e nelle scienze, nonostante nella loro infanzia abbiano avuto non poche difficoltà sia a scuola che nella quotidiana vita familiare, e che proprio per questo sono stati chiamati con l’appellativo di somari. Durante il laboratorio si lavorerà sui pensieri e le riflessioni che i bambini faranno riguardo alle vite dei personaggi come Charlie Chaplin, Leonardo Da Vinci, Frida Kalho, Albert Einstein, Vera Rubin, Marie Curie, Walt Disney a partire dalla loro infanzia, al fine di realizzare una narrazione che abbia nella propria tessitura drammaturgica, oltre alla biografia dei personaggi scelti, proprio quei pensieri e quelle parole alle quali i bambini avranno dato vita durante il percorso. La proposta, circa i personaggi sui quali lavorare, può essere ampliata in sede di programmazione a seconda delle necessità ed esigenze delle insegnanti.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, durante il percorso si sperimenteranno gli strumenti dell’arte teatrale che favoriscono l’espressività corporea, l’uso della voce, la lettura espressiva, la collaborazione, la creatività nel rispetto e nella valorizzazione della particolarità di ognuno, con l’obiettivo di creare un coro di narratori capaci di raccontare le storie di donne e uomini che hanno saputo affrontare e superare gli ostacoli della vita per realizzare i propri sogni. Gli incontri si terranno in uno spazio dove sarà consentito il movimento.
Numero incontri: 12 per ogni classe + prova generale (2 ore) + 1 spettacolo + 10 ore di lavoro a distanza della docente, per l’elaborazione dei materiali prodotti.
Durata incontro: 120 minuti



dalle classi terze in poi
SOTTO UN CIELO DI STELLE
Ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia

Il progetto intende offrire uno spazio artistico/creativo che tenta di rispondere, attraverso le storie della mitologia e i misteri della volta celeste, ad alcune delle domande che vibrano nell’animo di ogni essere umano fin da quando si è bambini: perché esiste il cielo, la terra, il mare? Perché la vita, la morte, la pace, la guerra, il dolore e l’amore? Che ci faccio io in questo misterioso e immenso universo? Un viaggio a ritroso, una mappa che conduce ed incontra quei personaggi che hanno avuto il coraggio di sfidare le proprie paure e le avversità del mondo: il viaggio di Ulisse, il filo di Arianna, la solitudine del Minotauro, il desiderio di Icaro, l’ira dei Titani, e tutte le appassionanti storie della mitologia greca che stanno nascoste dietro alle costellazioni. Un percorso tra il reale e l’immaginifico, per ascoltare come risuona dentro all’animo infantile questo mondo antico, cos’ha ancora da dirci, da rivelare, e come possiamo raccontarlo con il linguaggio originale ed unico del teatro.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, Gli alunni sperimenteranno gli strumenti dell’arte teatrale che favoriscono l’espressività del corpo, la creatività, l’autostima, la relazione con gli altri, e permettono l’emergere delle competenze nel pieno rispetto delle personalità e delle sensibilità di ciascuno, al fine di creare un gruppo coeso, un coro di narratori capaci di inventare e raccontare ciò che li anima e li rende unici. Il tema e l’esperienza proposta, di rilevante importanza a livello didattico, è stato pensato con lo scopo di creare un collegamento interdisciplinare fra il Laboratorio di Teatro e le altre materie scolastiche. Le esperienze sviluppate ed elaborate nel corso del Laboratorio, saranno presentate al pubblico al termine del percorso, in forma di dimostrazione – spettacolo secondo modalità da concordare in sede di programmazione dell’esperienza.
Numero incontri: 12 per ogni classe + prova generale (2 ore) + 1 spettacolo + 10 ore di lavoro a distanza della docente, per l’elaborazione dei materiali prodotti.
Durata incontro: 120 minuti



Per scuole secondarie di primo e secondo grado

RICORDI D'INFANZIA
laboratorio interattivo

Il laboratorio, ideato e condotto da Massimo Bertoni, si svolge si svolge con un percorso di base molto pratico che si snoda attraverso giochi, esercizi individuali e di gruppo ed improvvisazioni, per favorire la conoscenza di sé, l’acquisizione di tecniche espressive specifiche e la creazione di un rapporto di fiducia nel gruppo. Si consolida infine il lavoro del gruppo/classe che dovrebbe arrivare ad una “registrazione audio” finale dopo un lavoro di scrittura basato sui ricordi d’infanzia personali.
Temi affrontati durante gli incontri:
la respirazione • l’articolazione • dare corpo alla voce • la lettura animata • il raccontare storie • la capacità di ascolto e osservazione • l’uso delle ‘memorie’ • montare e smontare un testo • il mio testo
Numero incontri: 6 per ogni classe
Durata incontro: 90 minuti



per le classi prime
TUTTO IN UNA SCATOLA
l’arte d’inventar le storie

Cosa hanno in comune un gomitolo, la lampadina, un tubo, la sciarpa, una chiave, lo scolapasta e parole come ombra, vivere, ieri, dentro, insetti, germogliare? Forse niente o forse tutto. Dipende da come si sceglie di usarle, combinarle, assegnando loro ruoli e azioni. Partendo da oggetti di uso quotidiano e da parole scelte, o inventate sul momento, ci avventureremo nell’arte di creare storie attraverso un percorso di esplorazione che intende porre l’attenzione sugli oggetti e la loro funzione immaginifica. Una piccola impresa collettiva per giocare ad inventare una o più storie da narrare, e da riporre in una scatola alla fine del viaggio.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, durante gli incontri i bambini faranno esperienza di come si può costruire un racconto animato, del potere evocativo che hanno gli oggetti e le parole se utilizzati secondo il linguaggio del teatro, della cura necessaria sia per il “come si racconta” che del luogo “dove raccontare” la storia per farne dono a chi vorrà ascoltarla.
Numero incontri: 8 per ogni classe + 1 incontro di restituzione (facoltativo)
Durata incontro: 120 minuti



per le classi prime
SOMARI
Il tempo passato a sognare non è mai tempo perso

Una serie di ritratti di uomini e donne che hanno lasciato un segno nella storia, nella letteratura, nelle arti e nelle scienze, nonostante nella loro infanzia abbiano avuto non poche difficoltà sia a scuola che nella quotidiana vita familiare, e che proprio per questo sono stati chiamati con l’appellativo di somari. Durante il laboratorio si lavorerà sui pensieri e le riflessioni che i bambini faranno riguardo alle vite dei personaggi come Charlie Chaplin, Leonardo Da Vinci, Frida Kalho, Albert Einstein, Vera Rubin, Marie Curie, Walt Disney a partire dalla loro infanzia, al fine di realizzare una narrazione che abbia nella propria tessitura drammaturgica, oltre alla biografia dei personaggi scelti, proprio quei pensieri e quelle parole alle quali i bambini avranno dato vita durante il percorso. La proposta, circa i personaggi sui quali lavorare, può essere ampliata in sede di programmazione a seconda delle necessità ed esigenze delle insegnanti.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, durante il percorso si sperimenteranno gli strumenti dell’arte teatrale che favoriscono l’espressività corporea, l’uso della voce, la lettura espressiva, la collaborazione, la creatività nel rispetto e nella valorizzazione della particolarità di ognuno, con l’obiettivo di creare un coro di narratori capaci di raccontare le storie di donne e uomini che hanno saputo affrontare e superare gli ostacoli della vita per realizzare i propri sogni. Gli incontri si terranno in uno spazio dove sarà consentito il movimento.
Numero incontri: 12 per ogni classe + prova generale (2 ore) + 1 spettacolo + 10 ore di lavoro a distanza della docente, per l’elaborazione dei materiali prodotti.
Durata incontro: 120 minuti



per le classi prime
SOTTO UN CIELO DI STELLE
Ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia

Il progetto intende offrire uno spazio artistico/creativo che tenta di rispondere, attraverso le storie della mitologia e i misteri della volta celeste, ad alcune delle domande che vibrano nell’animo di ogni essere umano fin da quando si è bambini: perché esiste il cielo, la terra, il mare? Perché la vita, la morte, la pace, la guerra, il dolore e l’amore? Che ci faccio io in questo misterioso e immenso universo? Un viaggio a ritroso, una mappa che conduce ed incontra quei personaggi che hanno avuto il coraggio di sfidare le proprie paure e le avversità del mondo: il viaggio di Ulisse, il filo di Arianna, la solitudine del Minotauro, il desiderio di Icaro, l’ira dei Titani, e tutte le appassionanti storie della mitologia greca che stanno nascoste dietro alle costellazioni. Un percorso tra il reale e l’immaginifico, per ascoltare come risuona dentro all’animo infantile questo mondo antico, cos’ha ancora da dirci, da rivelare, e come possiamo raccontarlo con il linguaggio originale ed unico del teatro.
Il laboratorio è ideato e condotto da Alessandra Tomassini, Gli alunni sperimenteranno gli strumenti dell’arte teatrale che favoriscono l’espressività del corpo, la creatività, l’autostima, la relazione con gli altri, e permettono l’emergere delle competenze nel pieno rispetto delle personalità e delle sensibilità di ciascuno, al fine di creare un gruppo coeso, un coro di narratori capaci di inventare e raccontare ciò che li anima e li rende unici. Il tema e l’esperienza proposta, di rilevante importanza a livello didattico, è stato pensato con lo scopo di creare un collegamento interdisciplinare fra il Laboratorio di Teatro e le altre materie scolastiche. Le esperienze sviluppate ed elaborate nel corso del Laboratorio, saranno presentate al pubblico al termine del percorso, in forma di dimostrazione – spettacolo secondo modalità da concordare in sede di programmazione dell’esperienza.
Numero incontri: 12 per ogni classe + prova generale (2 ore) + 1 spettacolo + 10 ore di lavoro a distanza della docente, per l’elaborazione dei materiali prodotti.
Durata incontro: 120 minuti




Laboratori ON DEMAND

Siamo disponibili per incontri di consulenza con gli insegnanti che prevedono fra le loro attività didattiche un progetto di messa in scena con la classe, su un loro percorso autonomo.

BASE (consulenza tecnica): n°3 incontri con 1 operatore;

MEDIUM (coordinamento registico di una breve piece):
n°5 incontri con 1 operatore;

TOTAL (costruzione drammaturgica e messa in scena di un’azione spettacolare): n°10 incontri con 1 operatore.








NOTIZIE SUI NOSTRI LABORATORI
È, ormai, da tutti riconosciuta la capacità del Teatro (per Teatro intendiamo la pratica teatrale, il complesso, cioè, di tecniche, di esercitazioni, di abilità comunicative e di ascolto, di giochi e trucchi di cui è fornito il bagaglio professionale dell’attore, che viene svelato e condiviso in una sede, spesso misteriosa, chiamata Laboratorio Teatrale) di sollecitare la parte più creativa delle persone e guidarle verso un percorso di espressione e di affermazione di sé, utilizzando, spesso, modi del comunicare non usuali o non abbastanza usati nel quotidiano, favorendo, quindi, l’espressione di una dimensione emotiva normalmente troppo controllata o, addirittura, soffocata.
La pratica teatrale, sollecitando la dimensione più creativa degli individui, facilita la relazione, la comunicazione, il confronto, e utilizza, inoltre, il gruppo come spazio per l’approfondimento, per l’affermazione di sé, della propria cultura e identità.
Tutti questi elementi rendono il Teatro uno strumento altamente educativo e di grande utilità sociale.
Fin dal 1969 gli operatori teatrali di Teatro Evento (attori, registi, scenografi) entrano in contatto con il mondo della scuola, con i ragazzi, con gli insegnanti, con i genitori, con gli operatori pubblici, per guidare percorsi di laboratorio teatrale.
L’esperienza ha insegnato che quando c’è interesse da parte degli Istituti scolastici, degli insegnanti, dei genitori (ai bambini un lavoro di questo genere, quasi sempre, entusiasma) si possono ottenere eccezionali risultati.
Gli obiettivi, diversificati secondo l'ambito di attuazione dei progetti, possono essere sintetizzati nel modo seguente:
a) diffusione della cultura teatrale nella scuola allo scopo di promuoverne la conoscenza ed elevare il gusto del bambino spettatore, fornendogli strumenti critici di approccio allo spettacolo;
b) utilizzo della metodologia teatrale a sostegno dell'attività didattica : il teatro come metodo propone modi e percorsi di apprendimento legati all’esperienza, anche emotiva, al proprio essere attori della propria formazione, in una dimensione davvero interdisciplinare, creando collegamenti tra la memoria e l'esperienza, tra quel che si sa (la cultura) e quel che si pensa (l'ingegno), tra quel che c'é (il mondo reale), quel che si vorrebbe (il desiderio) e quel che occorre per realizzarlo (il progetto);
c) utilizzo della metodologia teatrale a sostegno del percorso educativo nella scuola e nel sociale: la pratica teatrale, sollecitando la dimensione più creativa delle persone, mette in relazione, propone confronti, utilizza lo spazio del gruppo come luogo di approfondimento, ma anche di affermazione di sé e della propria cultura (identità e scambio), sollecita ad una mentalità progettuale e al percorso laboratoriale di ricerca che diviene messinscena, che, cioè, realizza un progetto e, nel farlo, si mette in discussione, si sottopone al confronto ed al giudizio;
d) fare del teatro un luogo fisico ed ideale in cui trova voce anche chi non ha o stenta ad avere voce.